La citta de L’Aquila, capoluogo della Regione Abruzzo, conta oggi circa 70.000 abitanti cui si aggiungono le migliaia di studenti della locale università. È collocata in una vasta piana carsica, lungo le rive del fiume Aterno e si spinge fin sulle pendici del Gran Sasso.
L’Aquila è sicuramente tra i principali centri storici abruzzesi ed uno dei più grandi d’Italia. Las ha dovuto fare i conti con diversi terremoti ma, grazie al carattere dei suoi abitanti, ha sempre mostrato una straordinaria capacità di risorgere e di diventare ogni volta più bella. La città mantiene intatta il suo fascino, ed anzi, per i frequenti rifacimenti, conserva la testimonianza artistica ed architettonica di diversi periodi storici: dagli elementi risalenti ai tempi della fondazione della città nel XIII secolo, fino al rinascimento, al barocco, al rinnovamento urbano dell’ottocento ed al razionalismo del periodo fascista con i suoi “sventramenti”.
La cinta muraria della città, ad esempio, documenta lo strato medievale del capoluogo assieme a tanti edifici ed agli elementi architettonici che occhieggiano dalle facciate più recenti; troviamo poi lo strato rinascimentale nelle facciate dei palazzi e di chiese che sono state riportati all’antico splendore dai recenti lavori di restauro post-sisma; infine a seguito del terremoto del 1703, troviamo edifici in stile tardo barocco e poi neoclassico.
La città è stata fondata dagli Svevi nel duecento e rifondata, pochi anni dopo, dagli Angioini che avevano conquistato il Regno di Napoli. L’Aquila nasce come “città mercato” per il contado ma anche e soprattutto per vendere ai mercanti stranieri i due principali prodotti del territorio: lo zafferano e la lana che prendeva, grezza o lavorata in panni, la strada per Firenze lungo la cosiddetta “Via degli Abruzzi”.
99 leggendari castelli del territorio furono indotti dai sovrani a mandare parte della loro popolazione ad insediarsi nella nuova città: ciascuno dei castelli era tenuto a costruire una chiesa (col nome del santo protettore del paese di origine), una piazza con la fontana e gli edifici per i loro cittadini. Più tardi anche le famiglie nobili lasciarono le loro dimore nei castelli e si costruirono importanti palazzi urbani: si dice ancora oggi che questi palazzi e tutta la città “puzzano di pecora” perché il benessere commerciale di questa città si è sempre basato sull’allevamento ovino e sul commercio della lana.
Il numero dei 99 leggendari castelli della fondazione, rimase come cifra della città tanto che uno dei monumenti urbani più antichi e celebrati è la Fontana delle 99 cannelle, situata a Borgo Rivera. Nei pressi della fontana, troviamo l’ex mattatoio, sapientemente recuperato, che ospita oggi pasrte della splendida collezione d’arte antica del Museo Nazionale d’Abruzzo, fino al 2009 ospitato nel Forte Spagnolo, oggi in restauro.
Altro monumento simbolo della città è la medioevale basilica di Collemaggio, sobria ed elegante, che sorge su un colle appena fuori dal centro storico. Nella sua facciata romanica a due colori, si apre grande rosone centrale che sovrasta un grande portale riccamente decorato, ed altri due rosoni più piccoli su altrettante porte minori. Qui è custodito il corpo di Celestino V, il papa del “gran rifiuto” dantesco, che indisse per la prima volta un’indulgenza plenaria di cui ancor oggi beneficiano tutti coloro che, a fine agosto, nei giorni della Perdonanza (dichiarata patrimonio UNESCO nel 2019), passano la porta santa della basilica che viene appositamente aperta. Un’altra basilica di grande eleganza nel suo stile rinascimentale (nella facciata) e barocco (negli interni) è quella di San Bernardino che ospita il bel monumento funebre rinascimentale con le spoglie del santo.
Una visita merita anche l’ampia piazza del Duomo che fino a pochi anni fa ospitata un bellissimo mercato di strada quotidiano che si spera possa tornare presto al suo posto e la barocca chiesa delle Anime Sante, recentemente restituita al culto, dopo un importante restauro finanziato, in parte, dal governo francese. Attraversato tutto il corso fino alla novecentesca “Fontana Luminosa”, dove si scorge la mole imponente del Gran Sasso, si trova il variopinto Auditorium ligneo realizzato da Renzo Piano in omaggio alla città colpita dal terremoto nel 2009 e, dietro di esso, si raggiunge la massiccia mole del Cinquecentesco Forte che, con la sua costruzione, segno la fine della “libertas” aquilana, schiacciata sotto giogo spagnolo.
Di recente, nel bel palazzo Ardinghelli, egregiamente restaurato col contributo del governo russo, ha aperto un museo dell’arte contemporanea, collegato col museo MAXXI di Roma.
Cosa vedere in pillole a l’Aquila?
Museo di arte antica con pezzi di eccezionale valore ed in particolare una vasta collezione di statue lignee ed icone della Madonna col bambino. Si trova, come sede provvisoria, nella bella struttura novecentesca dell’ex mattatoio a Borgo Rivera, uno dei quartieri più antichi della città, adiacente alle mura dell’Aquila e alla Fontana delle 99 Cannelle.
Una lunga scalinata che attraversa uno dei quartieri storici più significativi dell’Aquila, a partire dalla porta Bazzano fin alla piazza del Duomo. La sistemazione è stata progettata da Geronimo Pico Fonticulano, cinquecentesco architetto e cartografo di Fontecchio, parte della corte di Margherita d’Austria. Gravemente colpita dal terremoto del 2009, sta piano piano tornando a nuova vita.
È uno dei simboli della città. Secondo la tradizione le cannelle rappresenterebbero i 99 castelli che parteciparono, nel XIII Secolo, alla fondazione dell’Aquila.
Costruito nel ‘500 non per difendere la città ma per difendere da essa la guarnigione spagnola ivi acquartierata. Venne costruita a spese della città in seguito ad un’ennesima rivolta popolare contro il malgoverno spagnolo che aveva privato la città del suo contado, condannandola ad un inesorabile declino. Sul portale d’ingresso si legge “ad reprimendam audaciam aquilanorum” (per reprimere l’audacia degli aquilani).
La Fontana luminosa è situata proprio all’ingresso nord di Corso Vittorio Emanuele, e sorge al centro di un ampio piazzale, centro di un rifacimento urbanistico del periodo fascista. Il suo nome deriva dal suggestivo gioco di luci che si anima nelle ore notturne.
Museo storico dell''Aquila. Si trova a Borgo Rivera, uno dei quartieri più antichi della città adiacente le mura dell'Aquila e la Fontana delle 99 Cannelle.
La Fontana delle 99 cannelle è uno dei monumenti storici della città. Secondo la tradizione le cannelle rappresenterebbero i 99 castelli che parteciparono, nel XIII Secolo, alla fondazione dell'Aquila.
Il Forte Spagnolo è la fortezza dell'Aquila. Dal 1992 è stato dichiarato monumento nazionale. In passato fu utilizzato come dimora del governatore spagnolo e alloggio per soldati tedeschi e francesi durante la guerra.
Costa Masciarelli è uno dei quartieri storici dell'Aquila. Purtroppo è stato colpito dalla furia del terremoto del 6 aprile 2009 e sta piano piano tornando a nuova vita.
La Fontana luminosa è situata proprio all'ingresso di Corso Vittorio Emanuele, quindi nel centro storico della città. Il suo nome deriva dal suggestivo gioco di luci che si anima nelle ore notturne.
La Basilica di San Bernardino è un edificio religioso dell'Aquila. Dal 1902 è stato dichiarato monumento nazionale. E' stata ricostruita e migliorata più volte a seguito dei vari sismi come quello del 1703 e del 2009.
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