Fra borghi e città

ALLA SCOPERTA DEGLI ANTICHI BORGHI E DELLE CITTÀ DELLA MONTAGNA D’ABRUZZO

In tutto l’Abruzzo montano sono sorti, nel corso dei secoli, numerosi insediamenti urbani la cui conformazione attuale risale in larga parte al medioevo, quando il fenomeno dell’incastellamento promosso soprattutto dai Normanni fra XI e XII secolo, ha portato alla formazione, a poca distanza l’uno dall’altro, di tanti borghi fortificati che ancora appaiono arroccati sulle pendici delle valli, sui cucuzzoli e sui crinali dei colli. Buona parte di essi si sono mantenuti molto vicini, nell’aspetto, ai borghi di una volta poiché la grande emigrazione del dopoguerra ha spesso ridotto al minimo le trasformazioni urbanistiche e li ha messi al riparo di certi danni della modernità. 

Oltre alle ragioni di difesa, un altro fattore giustifica questa collocazione scomoda e di difficile accesso: spesso siedono su speroni di roccia, cosa che li ha salvati dagli effetti più deleteri dei frequenti terremoti che invece hanno regolarmente squassato e devastato i centri fondati sul fondo valle e nelle grandi conche (compresi quelli di fondazione romana). Questi paesi del contado facevano capo alle città sia perché centri di potere e sede delle grandi famiglie proprietarie delle terre, sia perché luoghi di mercati e di artigianato. Fra di esse ricorderemo qui le più vicine a Fontecchio – Sulmona e L’Aquila – che sono anche fra le più belle dell’intera regione Abruzzo.