

Proponiamo cinque dei cammini che attraversano l’Abruzzo e che transitano da Fontecchio e nei paraggi. Alcuni sono tracciati storici (Tratturo Magno e Cammino di Celestino V) altri sono nati dal desiderio di celebrare eventi o personaggi storici e percorrono i luoghi per essi significativi (Cammino dei Briganti, Cammino di San Tommaso, Sentiero della Libertà).
Questo cammino di tre-quattro giorni, parte dall’Eremo di Sant’Onofio, abbarbicato sulle ripide pendici del monte Morrone, nei pressi di Sulmona, dove il futuro papa Celestino V visse il suo eremitaggio nel XIII secolo, raggiuge la città di Sulmona lungo un tratto del tratturo Celano-Foggia, per poi attraversare Raiano, all’imbocco della gola di San Venanzio col suo splendido eremo a cavallo del fiume Aterno. Si distende poi lungo la Valle dell’Aterno toccandone i tanti splendidi paesi, allineati sui suoi versanti verdissimi. Raggiunge la nostra Fontecchio e continua in un paesaggio di rara suggestione, fino alla città dell’Aquila dove si chiude presso la Basilica di Collemaggio, dove Celestino V fu giuntovi in groppa ad un asinello, fu incoronato papa.
Un percorso con un solo tratto con un po’ di dislivello che poi di dipana con percorsi poco impegnativi e silenziosi., Per maggiori informazioni http://tratturiecammini.galgransassovelino.it
L’itinerario del Tratturo Magno, parte dalla città dell’Aquila e si snoda per 244 km tra Abruzzo, Molise e Puglia fino alla città di Foggia. Ripercorre il principale dei “tratturi regi” che ogni anno conducevano, in un cammino di 15 giorni, milioni di pecore dai monti dell’Abruzzo fino al Tavoliere delle Puglie dove le greggi passavano l’inverno. Il tratto che consigliamo, perché meglio tracciato e mappato, va da San Demetrio ne’Vestini (a 10 km da Fontecchio) e raggiunge il valico di Forca di Penne. Percorre la piana di Navelli, attraversando le suggestive rovine della città romano-vestina di Peltuinum, tocca la chiesa di Santa Maria Cinturelli, punto di biforcazione di due tratturi paralleli e poi sale verso il vasto e solitario altipiano dell’Asino. Riscende quindi nella ampia conca di Ofena e, passato di fianco al laghetto di Capodacqua, sorgente del fiume Tirino, si arrampica sulle verdi pendici del monte sovrastante fino al passo di forca di Penne, col suo sperone di torre medioevale che vigila. Il percorso si può fare a piedi in tre tappe, oppure in bici ma è anche ideale per chi ama fare escursioni a cavallo.
Maggiori informazioni su http://tratturiecammini.galgransassovelino.it oppure http://www.leviedeitratturi.com
Il Cammino di San Tommaso è un itinerario culturale, naturalistico e spirituale che collega la città di Roma con la Basilica di San Pietro a Ortona, custode delle spoglie dell’Apostolo sin dal 1258. Un lungo percorso di circa 316 km che attraversa il cuore dell’Abruzzo più autentico esaltando le eccellenze paesaggistiche di cui è ricca la regione ed i luoghi della fede quali chiese, eremi ed abbazie, custodi silenti di spiritualità. Il cammino, provenendo dall’Altipiano delle Rocche, raggiunge le Pagliare per poi scendere nella Valle dell’Aterno in corrispondenza di Fontecchio dove si può fare tappa. Maggiori informazioni su http://www.camminodisantommaso.org
Il Cammino dei Briganti, percorribile in sette giorni, è un cammino a quote medie (tra gli 800 e i 1300 m) sulle orme dei briganti della Banda di Cartore tra la Val de Varri, la Valle del Salto e le pendici del Monte Velino. Partenza e arrivo da Sante Marie, vicino a Tagliacozzo (AQ). La Marsica e il Cicolano sono terre di boschi, montagne e storie di briganti. In particolare il territorio attraversato da questo cammino è un territorio di confine, oggi tra Abruzzo e Lazio, ieri tra Stato Pontificio e Regno Borbonico. I briganti vivevano sul confine per passare da una parte all’altra a seconda della minaccia. Maggiori informazioni su https://camminodeibriganti.it
“Il sentiero della libertà” è un trekking di circa 60 Km, di livello escursionistico, suddiviso in 3 tappe e 3 giorni, sui sentieri che attraversano la Majella. Ogni anno partecipano al “Sentiero della Libertà” circa 500 persone, in prevalenza studenti degli ultimi anni delle scuole superiori. “Il sentiero della libertà” era la via di fuga di migliaia di prigionieri alleati e di giovani italiani che lottavano per la liberazione d’Italia, divisa dalla Linea Gustav dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, quando l’Abruzzo divenne terra di confine e angolo di speranza per i fuggiaschi che si schieravano con l’Esercito Alleato. Maggiori informazioni su http://www.ilsentierodellaliberta.it
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