Scanno, comune di circa 1700 abitanti, è posto a 1050 m di quota, lungo la statale 479 Sannite che da Anversa percorre le gole del Sagittario ed arriva a passo Godi, porta del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise. E’ una delle località più importanti della montagna abruzzese sai per il turismo estivo che invernale e si trova alle a circa 90 minuti da Fontecchio e un’ora da Sulmona .
Ai sui piedi troviamo il Lago di Scanno, mentre a pochi chilometri, incontriamo la riserva Naturale delle Gole del Sagittario.
Scanno è stata “scoperta” negli anni grazie anche all’opera di numerosi celebri fotografi che ne hanno documentato la vita e la scorci: fra di essi ricordiamo Hilde Lotz-Bauer, Henri Cartier-Bresson, Mario Giacomelli, Renzo Tortelli, Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna, Mario Cresci e molti altri. Qui Mario Giacomelli scattò la foto Il bambino di Scanno o Scanno Boy. che entrò a far parte della collezione del Museum of Modern Art di New York.
Già presente in periodo romano, questo centro montano crebbe in ricchezza e notorietà nei secoli come uno dei centri principali della transumanza e dell’allevamento ovino che trovava nei monti circostanti, ricchi pascoli per le greggi. Questa ricchezza è ben riflessa nella struttura architettonica del borgo, ricco di chiese, palazzi e sistemazioni urbanistiche.
Altra conseguenza di tale benessere è la fioritura dell’oreficeria tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo. Nel centro storico vi sono ancor oggi molte botteghe orafe, tanto che la strada, detta localmente la ciambella, è anche nota come la via degli orafi. Altra caratteristica dell’artigianato scannese e la lavorazione del tombolo, che risale alla prima metà dell’Ottocento.
L’attuale centro storico di Scanno si formò dall’aggregazione di vari nuclei urbani cosa che discende dalla necessità di auto-difesa che nel medio-evo diede origine al fenomeno dell’incastellamento. Il processo di espansione e di unificazione delle contrade partito dalla zona detta Terra Vecchia continuò fintanto che, con l’espansione del sei-settecento, Scanno arrivo alla saturazione degli spazi disponibili dentro le mura, tanto che esse vennero in gran parte abbattute all’inizio del ‘900 con l’apertura delle nuove strade di comunicazione.
L’itinerario più noto nel centro storico è quello detto la “ciambella” che dalla chiesa di Santa Maria della Valle, arriva alla Fontana Sarracco per arrivare poi alla Piazza di San Rocco e ritornare tramite Via Silla e Via De Angelis al punto di partenza. Il sistema viario è un intricarsi di vie, viuzze e vicoletti che si incrociano a trama fitta con le vie principali. Altri edifici sacri di spicco sono la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, la Madonna di Costantinopoli ed infine l’Eremo di Sant’Egidio.
Sempre ne centro storico, di grande interesse architettonico sono le cosiddette “cemmause” scale in pietra, sorrette da archi, esterne alle abitazioni che terminano con un pianerottolo dove si aprono le porte dell’edificio. Ne troviamo di simili a Pescocostanzo ed a Castelvecchio Calvisio. Infine, merita una visita il Museo della Lana, che ospita una mostra di arnesi ed attrezzi agricoli e della lavorazione della lana.
Grazie alla sua storia legata all’allevamento di pecore, Scanno vanta una ricca tradizione nella produzione di formaggi ed è considerata una vera e propria “miniera enogastronomica”. Nel borgo possiamo trovare diversi negozi che li vendono.
Scanno si affaccia sul lago omonimo che origina da un’antichissima gigantesca frana che si è staccata dal vicino monte Rava ed ha sbarrato il corso del fiume Tasso. Sul pendio generato da questa frana, troviamo le rovine dell’abitato di Frattura Vecchia, distrutto dal terremoto del 1915. Fra le rovine e nelle terrazze sorrette da muri a secco, troviamo degli orticelli “eroici” dove si coltiva una varietà di fagiolo molto appezzata che non cresce in nessun altro luogo.
Il lago è balneabile e si può andare in canoa e pedalò o si possono percorre le sue sponde in bici e fare dei picnic nelle aree attrezzate. Da qui e dal centro storico è possibile fare numerose passeggiate e portare con se anche la famiglia ed i bimbi più piccoli.
Una passeggiata nel centro della città, vi permetterà di conoscere meglio la storia di questa cittadina.
Il lago a forma di cuore è un luogo magico e un punto di attrattiva per le bellezze naturali, la flora e la fauna del posto.
Punto di osservazione naturalistico del Daino. All'interno del parco sarà possibile avere un incontro ravvicinato con i daini "bamby".
Chiesa quadrata con gli angoli smussati e coperta da una cupola. Santuario ampliato e ristrutturato più volte.
Per gli amanti delle passeggiate nella natura imperdibile. Una serie di sentieri, tra le rive del fiume, fino all’Eremo di S. Domenico.
In questa chiesa erano conservati gli scanni in noce che provenivano dall'chiesa del purgatorio ed ora posti nella sala consiliare del municipio.
Storica gioielleria del posto, offre gioielli abruzzesi e produzioni davvero spettacolari.
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