Borgo di Fontecchio

Uno degli orologi da torre più antichi d’Italia

Fontecchio che conta oggi circa 350 abitanti ha centro storico, di grande bellezza e conserva intatta la caratteristica di borgo fortificato medievale: porte di accesso, tratti di alte mura, torri, stretti percorsi a gradini acciottolati, eleganti archi in pietra levigata e la piccola fortezza del Cornone che con la sua torre di avvistamento garantiva un collegamento visivo con la torre di Tione.  

Al suo interno alcuni bei palazzi signorili, tra i quali spicca il palazzo fortificato dei baroni Corvi (sec. XV-XVI) e l’altrettanto imponente Palazzo Muzi. All’ingresso nord della cinta muraria, si trova la Torre dell’Orologio (XIV sec.) che ospita alla sua sommità uno dei più antichi orologi d’Italia ancora in funzione. 

Particolare di questo orologio è di avere un quadrante a sei ore con un unica lancetta che si muove grazie ad un sofisticato meccanismo di pesi ed ingranaggi (ancora visibile da dentro la torre) e batte le ore “all’italiana: quattro cicli al giorno di sei ore ciascuno, a partire dalla fine del giorno che cade mezz’ora dopo il tramonto (e perciò cambia di giorno in giorno). 

Appena fuori dal paese si trova poi il maestoso convento di S. Francesco (XIII sec.), attualmente utilizzato come ristorante, che presenta uno stupendo portale romanico-gotico e un magnifico chiostro ad archi di pietra con ricchi capitelli.

La Fontana trecentesca di Fontecchio

Nella centrale e scenografica Piazza del Popolo, che ha conservato le sue case-bottega medievali e l’antico Forno del XV secolo, Fontecchio mostra il suo monumento più prezioso, che è anche il simbolo del paese: la stupenda Fontana trecentesca, con vasca a quattordici facce divise da pilastrini e, al centro, una ornamentale colonna sormontata da una piccola edicola di stile gotico.

Cosa fare a Fontecchio

Fontecchio è uno dei paesi più vivaci della valle dell’Aterno ed offre ogni anno un ricco calendario di concerti, feste, spettacoli e conferenze. Una delle visite più interessanti è alla torre dell’orologio che si può risalire fino al meccanismo che muove la lancetta; al tempo stesso di potrà apprezzare lo Spazio della Memoria, una mostra fotografica permanente sulla città dell’Aquila prima e dopo il terremoto del 2009. 

Ai piedi del gran palazzo Corvi, si apre il Centro visite del Capriolo, del Parco Naturale del Sirente-Velino, dove si può visitare l’area faunistica ed in centro recupero della fauna selvatica (la struttura è temporaneamente chiusa). Un luogo di grande bellezza posto sull’altipiano che guarda dall’alto il paese, sono le  Pagliare, caratteristico borgo agro-pastorale, sotto il massiccio Sirente che si può raggiungere in una paio d’ore di camminata oppure in una mezz’ora d’auto.