La chiesa di Santa Maria Assunta e il vicino oratorio di San Pellegrino di Bominaco, frazione di Caporciano, si trovano in provincia dell’Aquila. Nei dintorni si trovano anche la Fontana monumentale di Fontecchio, l’Eremo di San Venanzio e l’Eremo di Sant’Erasmo, luoghi altrettanto affascinanti e suggestivi.
I due edifici religiosi medievali di Bominaco rappresentano un complesso sacro di eccezionale valore artistico e sono fra i più importanti della regione abruzzese. Anticamente facevano parte del grande complesso monastico benedettino di Mamenaco, scomparso completamente nel 1423.
La chiesa di Santa Maria Assunta, eretta alla fine del XI secolo, sorge su una collina circondata da alberi, poco distante dal centro abitato. Impossibile rimanere indifferenti di fronte alla facciata, che si presenta agli occhi del visitatore perfettamente lineare e pulita nelle forme.
Ad interrompere la sua linearità è la finestra monofora a tutto sesto attorno alla quale si trovano quattro leoni e un portale scolpito con una decorazione di palmette a pannocchia poste a fianco di un piccolo leone centrale situato nell’architrave.
All’interno della chiesa gli elementi più interessanti sono lo splendido ambone sorretto da quattro colonne risalente al 1180, il pregevole ciborio del 1223 e il candelabro a doppio fusto ritorto sorretto da un leoncino stiloforo del XIII secolo. Nell’abside centrale si trovano alcuni affreschi raffiguranti San Pietro, San Paolo e una santa, che spiccano nel biancore candido della pietra.
L’Oratorio di San Pellegrino venne invece edificato nel 1263 per volontà dell’ abate Teodino e si trova a poca distanza dalla chiesa. L’edificio ha un unico ambiente con volta a botte e un piccolo portico rustico davanti l’ingresso.
All’interno lo spazio riservato ai fedeli e quello riservato ai catecumeni si presenta separato da due balaustre, in cui vengono rappresentati rispettivamente un drago e un grifone.
Entrando nell’Oratorio ci si trova davanti un ricco ciclo di affreschi che copre tutte le pareti e la volta dell’edificio, talmente belli da lasciare senza parole. Il ciclo pittorico dal punto di vista stilistico è abbastanza omogeneo e svela un lavoro di grande collaborazione fra i diversi artisti che lo hanno realizzato.
All’occhio esperto tuttavia non sfuggono almeno tre stili diversi, riconducibili ad altrettanti autori tutti ignoti, detti Maestri. Si distinguono quindi il Maestro della Passione, che ha realizzato la maggior parte degli affreschi relativi alla storia della Passione e della vita di San Pellegrino, il Maestro dell’Infanzia, detto così perché ha realizzato gli episodi della vita di Gesù, e il Maestro Miniaturista, che ha realizzato il famoso calendario, situato nella terza campata e sovrastato dai profeti.
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